Questa domenica è un’aspra cascata
di vino bianco prosecco con ghiaccio e
campari e un cubetto di ghiaccio
in ammollo fresco
certe volte son due, e sembra strizzare
l’occhio al riso di una luna gialla
con scorza di limone maturo.
Son giorni un po’ tutti uguali,
e tutti si guardano storti intenti
al diritto di festa
e al cercar di scordare.
La settimana è alle porte coi dubbi
e i timori e l’ansia dei drinks.
Nessuno si sa comportare elegante
dopo un aperitivo di giorni confusi
a trincar.
Sotto cena quei musi da spappola,
appena un poco lascia trasparir,
si schianta in risa isteriche dopo
che la cassiera inizia a pulir
il bancone del bar.
E c’è chi ha già la sveglia puntata
in ritardo e si dilegua
salutando, con quel rammarico
da infame, spia.
L’ultimo branco s’accomiata
elegante e vincente e ciucchi
s’addormentano vestiti, sulla branda
a riposar cogli occhi chiusi.
Ed il pensier che divaga