Non posseggono VERITA’ da diffondere né hanno idealistiche pretese di cambiare il mondo con una canzone; il loro è un rock energico, solido e ben suonato, cosa non da poco in questi tempi di dittatura radiofonica di insignificanti prodotti di talent show, ugole allevate in batteria che vengono dimenticate con la stessa rapidità con cui si scioglie l’ultima neve al sole di marzo.
5 brani, tutti caratterizzati da ottime linee melodiche, una chitarra sporca al punto giusto che non si perde in virtuosismi fini a se stessi ed un sapiente uso dei cori a creare un tappeto sonoro intenso e mai banale. Unica nota stonata è la limitata estensione vocale del frontman, che viene però mitigata dal pathos che infonde ai brani che interpreta. Se cercate un rock ben suonato e di impatto è un EP a cui fare un pensiero; se invece amate la musica di plastica scandita dalle stucchevoli “amore-cuore-ti amo-mi manchi” lasciate perdere ed accendete la radio, troverete un Marco Carta o un Valerio Scanu che saprà soddisfare le vostre (basse) aspettative musicali.