Aneddoto da blogger scostumato. Insieme con la ragazza e una coppia di amici ho trascorso la triade pasquale in Belgio, a Meerhout vicino ad Anversa, al GROEZROCK 2011, importantissimo festival punk/hardcore/screamo che raduna un sacco di gruppi americani e non. Da semi-analfabeta del genere mi sono divertito parecchio: Descendents, Nofx, Millencolin, Dropkick Murphys, Sick of it All, H2O, Rufio, Thursdays, un record mondiale di Air Guitar (divertentissimo), bancarelle piene di dischi-magliette-mercanzie, birra a 1,66€ (!), i tre palchi principale coperti da tendoni per difendersi dagli squassarotti, un altro palco sponsorizzato dalla Macbeth coi gruppetti più giovani e inkazzati, un tendone con dj per i più danzerini, l’acre odore di sisso e animali della verderrima campagna belga tutto intorno.
Ma ecco che qualcosa turba più o meno in profondità il nostro spirito scanzonato. All’ingresso ci fermiamo per un attimo al banco informazioni, un baraccotto nel quale due renganz dispensano programmi e indicazioni ai forestieri. Ebbene, questi simpatici e disponibili francofiamminghi avevano appeso un foglio sull’armadio alle loro spalle, sul quale mi casca l’occhio: mi par ben di riconoscere la sagoma del mio amato Belpaese in quel disegno! Guardo meglio…uno stempiato che ghigna mentre sodomizza la mia amata Patria…lui le fa: “Bunga Bunga!” e lei sofferente: “Ah! Ah!”. Insomma, avete capito cosa ne pensano i belgi della nostra condizione politica! I belgi, da quale pulpito, nevvero? Pensate, a loro manca un governo da circa 300 giorni e si permettono di sottolineare: “NOT OUR PREMIER”.
Io con il renganz al banco delle informazioni provo a giustificarmi: “Neither mine!”. Lui mi guarda sornione: ma chi prendo in giro?
[Ps: la dedicapiù bella del festival rimarrà quella di Fat Mike: “Che bello, finalmente un paese senza negri. Amo il Belgio perché qui al Groezrock non ho visto negri! E siccome non avete un inno nazionale abbiamo deciso di improvvisarne uno tutto per voi, che non siete solo razzisti, ma anche pedofili!”]