The Devil and Daniel Johnston è il titolo di questa toccante pellicola che si è meritata addirittura il Documentary Directing Award del Sundance Film Festival del 2005. Nei 110 minuti di immagini che scorrono delicatamente, la vita dell’artista Daniel Johnston viene presentata con totale sincerità e dolcezza. Tutta la sua vita è esplicitata nei testi delle sue canzoni, tutte le sofferenze, i disturbi, le perdite. Jeff Feuerzeig, il regista, è riuscito a dare forte impatto alle immagini tanto da riuscire facilmente a comunicare le emozioni che sgorgano senza sosta dalla mente del musicista. Le paure, le fobie, le note e i disegni di Johnston, ci vengono mostrati come se noi fossimo i testimoni di un segreto da dover custodire amorevolmente.
Un critico americano descrisse il musicista paragonandolo a Van Gogh: la bipolarità, la solitudine, la forte vitalità contrastata da un crescente impulso autodistruttivo e la lucida coscienza artistica accomunano sicuramente i due personaggi. L’ossessione per la religione, per Dio e per il Demonio, sono caratteristiche salienti della vita di Johnston, tanto da renderlo il protagonista ideale di un Faust contemporaneo.
C’è ora da chiedersi chi sia veramente il Diavolo oggi? Quanto possa essere tangibile e quanto possa entrare nella nostra quotidianità? Nel frattempo godetevi il film e dormite sempre con un occhio aperto e con una mano tesa.
“Maybe if someone had said to Vincent Van Gogh
“Keep punching, Joe!”
Maybe he’d be here today.”