Un crocefisso immerso in una tanica di urina dello stesso fotografo, mi viene in mente ben poco di altrettanto sacrilego. Ok, ok, non sarà Satana, ma dubito che avrebbe saputo fare di meglio.
Classe 1950, originario della grande mela, Andres Serrano si distingue per la sua opera irriverente ed altamente provocatoria: fotografa il Ku Klux Clan, che per un uomo di colore è gesto non da poco, le morti violente in un obitorio nell’affascinantissima serie The Morgue, gli escrementi, suo più grande incubo.
La noncuranza con la quale lo fa non dimentica quello che è il fine estetico della sua opera: la bellezza e la compostezza artistica ne fanno un artista a 360°. Infatti, per lui, il fine non è tanto il provocare, ma il bello: “Credo che sia necessario cercare la bellezza anche nei luoghi meno convenzionali o nei candidati meno insospettabili. Se non incontro la bellezza non sono capace di scattare alcuna fotografia”, dice.
E riuscire a rimanere coerenti autoritraendosi nella propria cacca è cosa non da pochi. D’altronde, il Diavolo, sta nei particolari…