Submotion Orchestra è un collettivo di talenti provienente da Leeds (UK), costituito da 7 elementi, con un curriculum impressionante: Ruby Wood alla voce, Simon Boddoe (The Haggis Horns, LIMA Orchestra) alla tromba, Taz Modi alle tastiere, Chris Hargreaves al basso, Tommy Evans alla batteria, Danny Templeman alle percussioni e Ruckspin (aka Dom Howard), dj produttore, assai noto nell’ambiente degli “altri suoni”.
Nel 2011 hanno pubblicato The Finest Hour, il debutto per Exceptional Records, etichetta underground londinese che ha prodotto Ken Ishii, DJ Krush e Calm.
Ne parliamo a tanto tempo di distanza, perché: 1) quest’anno si esibiranno al concerto di apertura di Outlook Festival, che si terrà nell’arena di Pula e vedrà come headliner Ms. Lauryn Hill; 2) perché, anche a tre anni di distanza, rimane un fantastico disco di debutto.
Le sonorità sono quelle della dubstep che si fonde con l’avant-garde jazz, con una voce – quella di Ruby – che evoca molto i gruppi pionieri del trip-hop
“Hymn for him” è uno dei pezzi migliori dell’album: la prima parte tastiera e voce, poi tocchi di elettronica e smooth jazz con un testo evocativo . “Pop N lock” è un perfetto esempio di future bass moderno: tutto strumentale, che integra sonorità dubbate con tribalismi world music. L’uno-due seguente è la sintesi della bellezza di questo disco: “Suffer Not” e ”Secrets”, fantastici taglia e cuci, con esplosivi finali free jazz. Le tracce conclusive – “Finest Hour” e “Perfection” – ricordano in modo ancora più vivido Air, Zero 7 e Portishead.
Un disco imperdibile che proietta nel futuro, rielaborando il (recente) passato.
Citando Gilles Peterson: “Un perfetto mix tra Dubstep e Cinematic Orchestra”.
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